Il trattamento dell’acqua, transitante attraverso tubazioni e impianti di utenze private, enti pubblici o comunità, oppure utilizzata per differenti applicazioni artigianali ed industriali, è un processo fondamentale, necessario per evitare i guasti e le riduzioni di efficacia e, conseguentemente, abbattere i costi per la manutenzione degli impianti e delle reti di distribuzione idrica.

L’acqua, infatti, contiene disciolti al suo interno, sotto forma di carbonati, solfati e clorati, dei composti minerali di calcio e magnesio, che con l’evaporazione si depositano sulle superfici di transito, formando così delle incrostazioni che riducono il volume delle tubazioni sino ad ostruirle definitivamente, ricoprono le pareti degli scaldacqua, bloccano gli erogatori della rubinetteria e intasano i meccanismi di elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie riducendone la vita operativa.

 

Per quel che riguarda gli enti pubblici, le comunità e le abitazioni condominiali, il processo di incrostazione, dovuto al calcare, è accelerato dato il maggiore ed intenso utilizzo degli impianti. Anche in campo artigianale gli effetti negativi del calcare sono consistenti: impianti intasati e qualità dei prodotti di lavorazione pregiudicata. Non da ultimo il calcare presente nell’acqua si deposita come una patina biancastra (stratificata a chiazze) sulle superfici, quali quelle di rubinetterie e piastrelle, e ne compromette pesantemente l’aspetto estetico opacizzandole; fattore rilevante in abitazioni private ed in strutture pubbliche (alberghi, ospedali, ristoranti) dove le superfici incrostate restituiscono un’impressione di sporcizia, scarsa manutenzione ed usura.

La Alhambra, l'escalera de aguaLa Alhambra a Granada, l'Escalera del Agua con due ruscelli d'acqua per corrimano.

Il carbonato di calcio è il maggior responsabile dei depositi, infatti, questo sale solubile è trasportato dall’acqua che, una volta riscaldata ed evaporata, lo deposita come massa microcristallina biancastra su tubi e serbatoi, provocando il malfunzionamento di impianti idrici, impianti di riscaldamento, delle apparecchiature ad essi collegati e, nel caso di acqua utilizzata per lavorazioni industriali ed artigianali, la formazione di incrostazioni sulle superfici dei pezzi lavorati.
Le incrostazioni, inoltre, aumentano in proporzione all’aumento del calore dell’acqua.
Esistono diversi tipi di trattamenti dell’acqua atti a limitare il problema delle incrostazioni, tuttavia la maggior parte di questi (filtri meccanici, filtri chimici, addolcitori e depuratori) richiedono una continua manutenzione nel tempo.


Una soluzione, che garantisce l’eliminazione dei costi di manutenzione e che è stata pensata nel pieno rispetto dell’ambiente, è quella dell’utilizzo di anticalcare magnetici, o acceleratori ionici, applicati alle tubazioni.
L’anticalcare magnetico è un tubolare, pronto per essere installato in un normale sistema di tubazioni dello stesso diametro, al cui interno sono posti degli elementi magnetici che creano un campo magnetico.
L’acqua, impressa in questo passaggio forzato, è sottoposta all’azione del forte campo magnetico che provoca una dissociazione molecolare dei sali duri (ioni di calcio e magnesio) e li trasforma in Aragonite, un soffice precipitato polveroso che rimane in sospensione, evitando quindi il deposito di calcare.

Gli anticalcare magnetici contribuiscono inoltre ad ammorbidire e a rendere più facile l'eliminazione del calcare nelle incrostazioni già esistenti.


Il trattamento dell’acqua attraverso l’utilizzo di un anticalcare magnetico è quindi fondamentale per garantire il buon funzionamento di impianti idrici e di riscaldamento civili, industriali e comunitari, per evitare malfunzionamenti delle apparecchiature, per garantire un miglior flusso dell’acqua nelle tubazioni pubbliche come ad esempio quelle del teleriscaldamento, per eliminare le incrostazioni sui pezzi derivati da lavorazioni che richiedono l’utilizzo di acqua e per contribuire all’ammorbidimento e alla successiva rimozione delle incrostazioni già presenti.